Oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»].
La performance si mimetizza e si manifesta all’interno della mostra su Robert Morris. Come nelle sculture dell’artista americano la percezione dell’opera cambia quando il soggetto è in movimento, poiché è l’oggetto stesso a cambiare presentandosi allo spettatore con relazioni e forze interne che mutano se osservate da un punto di vista diverso. La relazione fisica tra i due danzatori mostra la possibilità di una legittimità contemplativa, un incontro effimero con l’immediatezza di un corpo che si concede allo sguardo.
Site specific durational performance
LiveWorks at Mart Museum
curated by Denis Isaia and Barbara Boninsegna
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Project design/ Jacopo Jenna
Dance Collaboration/ Marina Giovannini
Production/ Centrale Fies, MART Museum
Object: from medieval Latin objectum ‘thing presented to the mind’, neuter past participle (used as a noun) of Latin obicere, from ob- ‘in the way of’ + jacere ‘to throw’; the verb may also partly represent the Latin frequentative objectare.
The performance is created in relation to the Robert Morris’ exhibition in Mart Museum. The object presents itself with different internal forces seen by different point of view. The performance works as a camouflage relationship between the dancers body and the Robert Morris’ work, showing the possibility of a timeless encounter.